Quarant’anni di successi per la celebre patatina che riesce a farsi amare da tutti. Gusto che sa di tradizione, del resto è nata in campagna.
La tradizione culinaria italiana è veramente ricca di piatti che vanno al dolce al salato. Passando anche per antipasti e contorni, insomma la scelta è sempre veramente molto elevata. All’interno della tradizione però vi sono quei piatti che magari sono più noti anche dalle nuovissime generazioni e quelli che invece maggiormente sono conosciuti dalle generazioni pregresse afferenti al passato.
Questo non significa che siano meno gustosi ma sono delle tradizioni maggiormente ancorate ad un contesto territoriale più ristretto o ancora familiare, come in questo caso. Anche se non tutti conoscono questo alimento, è una vera e propria prelibatezza una perla, come del resto come viene chiamata che compie 40 anni. Una storia ricca di fascino, da 40 anni a questa parte la celebre patatina continua a soddisfare anche i palati più esigenti.
Perle di zucca, la loro storia è veramente curiosa. La tradizione di una famiglia che all’improvviso diventa un successo imprenditoriale. Tutto accade tra l’Emilia-Romagna e la Lombardia, precisamente in una casa di campagna. E’ qui dove i nonni di Elena (Malavasi), dopo aver concluso con il raccolto di zucche, erano soliti fare delle fette sottili e versarli nelle padelle dove l’olio bollente le avrebbe fritte e rese croccanti.
Un modo sfizioso per soddisfare le voglie di leccornie dai nipoti che mangiavano le chips di zucca sia nella versione dolce che salata appunto. Un sapore di infanzia impresso nella famiglia di Elena Malavasi che oggi insieme al fratello Luca e alla madre ha voluto riportare in auge.Oggi la famiglia, che gestisce l’azienda agricola La Rangona, ha voluto dare vita a questa semplice ricetta di famiglia. Per non discostarsi minimamente dalla ricetta dei nonni, la famiglia coltiva tantissime zuccherie nelle campagne di Bondeno tra Ferrara e Mantova per trasformare quel ricordo in un prodotto da condividere con il pubblico.
La tradizione però che ha dovuto fare i conti con le sfide della produzione moderna, quali togliere l’umidità senza far perdere la croccantezza. O ancora mantenere il colore acceso e trovare il giusto equilibrio nella frittura. Dopo anni di sperimentazione sono riusciti a ritrovare il sapore originale. Le fette quindi vengono lavate, affettate e disidratate. Poi fritte in olio di girasole ad alta temperatura e leggermente salate. Le chips vengono poi lasciate essiccare prima di essere imbustate nelle confezioni trasparenti per conservare la fragranza per oltre due mesi.
La produzione segue rigorosamente la stagionalità: la zucca viene raccolta a luglio e conservata per l’inverno. Ogni anno vengono realizzati circa 60.000 sacchetti da 70 grammi in tre varianti sale marino, erbe e tartufo. Un ottimo spuntino gustoso ma non solo, le perle di zucca possono essere un ottimo condimento per risotto e sformati di zucca.
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