Non aver paura di beccare la multa perché sei passato col semaforo rosso. In alcuni casi il CDS ti consente di non pagarla.
Mantenere una giusta condotta alla guida è assolutamente fondamentale perché vi sono in gioco tantissimi interessi. Non è propriamente una questione economica, ossia il timore di ricevere la multa, le sanzioni che il nuovo CDS ha previsto ed inasprito. Ma, prima di tutto, per una questione di sicurezza per sé stessi e per chi si trova su strada, dal conducente ai pedoni.
Per questo motivo, ancor prima della minaccia per la sanzione economica è fondamentale prestare la giusta condotta e non compiere atti lesivi che possono risultare, nei casi più gravi, fatali. Per questo motivo è importante seguire le regole precise del CDS. Poi vi sono alcuni casi eccezionali in cui se si commette un’infrazione, il CDS potrebbe in senso lato acconsentire a non pagare la multa ricevuta.
Passare con il rosso è chiaramente una gravissima violazione del Codice della Strada perché si mette in pericolo automobilista e tutti gli altri utenti della strada. Le conseguenze per questo motivo sono severe; la legge prevede per il trasgressore una sanzione che può andare dai 167 ai 665 euro con perdita di 6 punti della patente, che raddoppiano se il conducente è neopatentato. Nel caso di recidiva, la patente può essere sospesa da uno a tre mesi.
Ma come si dice? Fatta la legge, trovato l’inganno. Ebbene sì, vi sono delle situazioni particolari in cui la multa può essere evitata, pur passando col rosso. Uno dei motivi di contestazione riguarda il malfunzionamento di Photored cioè il sistema che rileva i veicoli che attraversano l’incrocio con il rosso. Se l’apparecchio, soggetto alla manutenzione periodica, non è stato revisionato correttamente, la sanzione può essere annullata perché il dispositivo viene riconosciuto come inattendibile.
Anche la durata del semaforo giallo può essere motivo di ricorso: il minimo previsto dev’essere di 3 secondi, ergo se dura meno può essere una circostanza tale da giustificare l’annullamento della multa. Un’altra causa di possibile esonero della sanzione è lo stato di necessità e legittima difesa ma dev’essere dimostrata.
Inoltre gli errori sul verbale di contestazione, rendono l’atto impugnabile in quanto la formazione da parte degli organi competenti deve avvenire seguendo dei requisiti precisi definiti.
Un caso emblematico riguarda la violazione della normativa sulla privacy in un Comune in Italia. Alcuni cittadini hanno fatto ricorso al Garante della privacy perché l’amministrazione non aveva segnalato la presenza di videocamere per le rilevazioni al semaforo rosso. Dopo l’istruttoria, il Garante ha riconosciuto la violazione della privacy dei cittadini evidenziando quindi la necessità che si indichi correttamente quando c’è la presenza dei dispositivi del controllo.
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