Pensione anticipata: potrai beneficiarne solo se hai questa patologia
Le persone affette da diabete che presentano una certa gravità della patologia possono avere diritto a un riconoscimento di invalidità. Questo potrebbe permettere loro di accedere a diverse prestazioni previdenziali, tra cui la pensione anticipata. L’invalidità, che si distingue dalla disabilità, riguarda le limitazioni derivanti da menomazioni fisiche, psichiche o sensoriali che impediscono l’integrazione sociale e lavorativa. Tuttavia, non implica necessariamente la non autosufficienza, che comporta l’incapacità di svolgere le normali attività quotidiane senza assistenza.
L’invalidità può essere di due tipi: civile generale, che riguarda l’incapacità di svolgere qualsiasi lavoro, e pensionabile, che si riferisce all’incapacità di esercitare una specifica professione o attività lavorativa. Per i lavoratori diabetici, se la patologia soddisfa i requisiti sanitari accertati dalla commissione medica, è possibile accedere alla pensione anticipata, in particolare per chi ha un’invalidità pari al 74% o superiore.
Nel caso dei lavoratori privati affetti da diabete con invalidità pensionabile almeno dell’80%, è possibile richiedere la pensione anticipata. I requisiti specifici sono che includono un’età di 61 anni per gli uomini e 56 anni per le donne, 20 anni di contributi versati e una finestra di attesa di 12 mesi. Inoltre, sono previsti altri benefici come l’Ape sociale, che consente di smettere di lavorare a partire dai 63 anni, e la pensione di invalidità civile per chi ha una totale incapacità lavorativa.
Per i diabetici con invalidità totale (100%), ci sono ulteriori misure come la pensione di invalidità civile e la pensione di inabilità lavorativa, se si soddisfano specifici requisiti di contribuzione. Inoltre, è prevista una maggiorazione contributiva che aumenta la contribuzione figurativa per ogni anno lavorato con invalidità superiore al 74%.